Jean Bart
Jean Bart è un pirata ed ex-capitano di una ciurma, ma, alla sua prima apparizione all'Arcipelago Sabaody, è uno schiavo di San Roswald, uno dei Draghi Celesti. È enorme, tanto che, per sostenere il proprio peso, è costretto a camminare anche grazie alle mani. Sulla fronte ha disegnati strani simboli, ha una lunga chioma di capelli e veste una lunga tuta marrone. Ha una potenza tale da riuscire a distruggere un ponte con un solo pugno.
Durante l'incidente alla casa d'aste delle isole Sabaody, Trafalgar Law lo libera dal collare e dalle manette che lo tenevano prigioniero. Subito dopo gli viene offerto di entrare a far parte della ciurma; dato che era stato uno schiavo per molto tempo, il sentirsi chiamare per nome gli ha fatto capire che poteva fidarsi di Law. Prima dà una mano a combattere la Marina, e poi lo stesso Law gli riferisce che metà della gratitudine la deve a Rufy dato che, se non fosse stato per la sua temerarietà, Jean Bart sarebbe ancora uno schiavo in catene. Dopo aver scambiato due parole con Bepo, a cui dice di essere una recluta, accetta di stare ai comandi dell'orso. Più avanti, mostrerà la sua forza riuscendo a competere, anche se per breve tempo, persino contro un Pacifista, bloccandogli le braccia e permettendo ai suoi compagni di attaccarlo.
Durante l'incidente alla casa d'aste delle isole Sabaody, Trafalgar Law lo libera dal collare e dalle manette che lo tenevano prigioniero. Subito dopo gli viene offerto di entrare a far parte della ciurma; dato che era stato uno schiavo per molto tempo, il sentirsi chiamare per nome gli ha fatto capire che poteva fidarsi di Law. Prima dà una mano a combattere la Marina, e poi lo stesso Law gli riferisce che metà della gratitudine la deve a Rufy dato che, se non fosse stato per la sua temerarietà, Jean Bart sarebbe ancora uno schiavo in catene. Dopo aver scambiato due parole con Bepo, a cui dice di essere una recluta, accetta di stare ai comandi dell'orso. Più avanti, mostrerà la sua forza riuscendo a competere, anche se per breve tempo, persino contro un Pacifista, bloccandogli le braccia e permettendo ai suoi compagni di attaccarlo.